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Perché il maltempo del Sud Italia non fa notizia?

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di MARIA DEL ROSSO

Negli ultimi giorni i mass media hanno raccontato il maltempo che ha afflitto il popolo Veneto trascurando Matera, capitale della cultura europea 2019 e la Puglia.


La giunta comunale di Matera ha approvato la delibera di richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale a causa degli eccezionali eventi atmosferici dell’11 e del 12 novembre, con rioni Sassi inondati dal fango e detriti.

Il sindaco, Raffaello De Ruggieri, ha sottolineato che “la situazione in città è tornata alla normalità: l’ondata di maltempo ha però creato delle difficoltà che difficilmente sono  superabili con la dotazione finanziaria ordinaria del Comune di Matera”.

Secondo una prima stima stilata dal dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Matera, i danni per il maltempo dei giorni scorsi, ammonterebbero a circa otto milioni di euro. Così il sindaco, Raffaello De Ruggieri, per il quale è indispensabile che la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Presidenza della Regione Basilicata adottino gli atti di loro competenza, per aiutare le  città ad affrontare gli effetti del nubifragio.

Il Sindaco ha ricordato che la maggior parte dei problemi si è verificata al sistema di reticoli e cisterne ipogee che consentono il deflusso e la raccolta delle acque piovane e che merita attenzione e interventi urgenti di salvaguardia.

Altre situazioni allarmanti si sono verificate in altri paesi del Sud dove il vento oltre i 100 chilometri orari, la pioggia battente e le onde alte anche più di cinque metri hanno devastato la costa salentina e pugliese nei giorni scorsi quando il ciclone mediterraneo ha costretto i sindaci a chiudere le scuole, anche se non tutti hanno ritenuto di adottare questo provvedimento e molte aziende hanno avuto seri problemi a riaprirle.

Gravi danni si sono registrati agli stabilimenti balneari lungo la costa ionica, da Porto Cesareo a Gallipoli dove il mare ha inghiottito pontili e barche, trascinando quelle rimaste anche per centinaia di metri nell’ entroterra.

A Gallipoli l’ alta marea ha distrutto il lungomare, a Parabita come ad Andrano e a Tricase, molte zone della città sono rimaste senza luce a causa della caduta dei pali dell’ energia elettrica.

Gli agricoltori hanno affrontato in Puglia cascate d’ acqua e canali esondati, oltre a campi di ortaggi come cavoli, cime di rape, finocchi, broccoli, piantine di fragole, distrutti e uliveti spazzati dalla violenza del vento. Devastate le olive in fase di raccolta e risultano danneggiati i piccoli ulivi da varietà anti xyella appena piantati a Ugento.

Invece, ad Adelfia i danni sono stati pesanti e le luminarie della festa di San Trifone sono venute giù.

A Bari un albero è caduto in Corso Mazzini, vetrine distrutte e una mareggiata ha provocato un accumulo di plastica.

Un anziano di 80 anni è morto mentre era a piedi vicino al cancello di casa in contrada Malerba ad Altamura (Ba), colpito dal ramo di un albero del proprio giardino spezzato dal forte vento.

Eventi drammatici che riguardano paesi importanti del Sud Italia,  dimenticati dai giornali e dalle televisioni nazionali nell’ indifferenza delle Istituzioni e del governo nazionale che considera il Mezzogiorno come se fosse una zona di serie B, inutile, pozzo dal quale sfruttare risorse per arricchire le terre del Nord.

Negli ultimi giorni hanno attivato una raccolta fondi per Venezia ma nessuno ha voluto affrontare   l’ emergenza al Sud ed in modo particolare Matera, una città che è divenuta turistica e si appresta ad ospitare numerosi turisti nell’ imminente periodo delle festività natalizie. Un Sud che necessita di essere ascoltato e difeso dall’ arroganza dei potenti, ha il diritto di tutelare la propria dignità e di liberarsi dallo stato di sudditanza nel quale vive da sempre. C’ è un Meridione che studia, si forma, lavora  e si rialza con tanti sacrifici.

C’ è un Sud che sogna e non vuol essere calpestato nel suo cuore.

La triste vicenda del maltempo al Sud che non fa notizia  è uno dei tanti problemi che rientrano nella famosa  questione meridionale con  conseguenze sulle nuove generazioni  sempre più disastrose in un Sud  spopolato dalle sue menti brillanti e più ricattabile dalle mafie, un territorio oramai impasto alle multinazionali.

E come afferma la poetessa salentina Rina Durante nella sua poesia “ La Quistione meridionale  non è stata certo un buon affare”.

La foto è del web.

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo