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L’UE mette al bando due pericolosi pesticidi

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di NICO CATALANO

Il Ministro Bellanova chiede una deroga per il loro utilizzo


 


 

Il clorpirifos e il clorpirifos metile sono due insetticidi derivanti dalla chimica di sintesi appartenenti alla classe degli organofosforici, utilizzati nell’agricoltura intensiva, svolgono un’azione larvicida, non selettiva e quindi ad ampio spettro. La scorsa settimana i rappresentanti degli Stati membri europei riuniti nello SCOPAFF il comitato per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi dell’Unione Europea, hanno votato a favore per la messa al bando in tutto il territorio Europeo di questi principi attivi. I due antiparassitari risultano tra i pesticidi più usati nel nostro continente in cerealicoltura, orticoltura e specialmente in frutticoltura al fine di proteggere le coltivazioni dagli insetti fitofagi, in particolare dalla cimice asiatica, un’avversità temuta specie nei frutteti italiani, dove l’insetto è maggiormente presente per via del fatto che non essendo originario dell’areale euro mediterraneo non è contenuto ecologicamente per la mancanza dei suoi naturali antagonisti, causando quindi rilevanti danni alle produzioni vegetali. Alla decisione dello SCOPAFF di vietare l’uso del clorpirifos e del clorpirifos sono seguite sia le proteste di alcune associazioni di frutticoltori così come la presa di posizione del Ministro Teresa Bellanova la quale ha subito chiesto l’applicazione di una deroga al divieto stabilito dalla UE dichiarando che “ la mancata autorizzazione all’utilizzo del chlorpyrifos-methyl, al momento l’unico rimedio contro la cimice asiatica, è un grave errore dell’UE” parole che hanno suscitato sgomento e sconcerto non solo tra gli ambientalisti ma anche tra i cittadini italiani.

I due pesticidi già nel 2017 erano stati dichiarati pericolosi per l’uomo dall’Organizzazione mondiale per la Sanità e ultimamente definiti neurotossici per l’uomo in età evolutiva dall’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Proprio la presa di posizione dell’Efsa ha indotto la Commissione Europea a proporre un non rinnovo nel mercato UE delle due sostanze. Un divieto che era stato chiesto qualche mese fa tramite una petizione lanciata da diverse associazioni ecologiste quali SumOfUs, Health and Environment Alliance, PAN Europe, Generazioni Futures e ecologisti in Acción, organizzazioni che avevano raccolto le firme di oltre 200 mila cittadini europei.

Secondo l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare, i bambini sono maggiormente esposti agli effetti deleteri dei due insetticidi in quanto presentano un cervello ancora in via di sviluppo. Difatti la loro esposizione anche a basse dosi, è stata associata a disturbi dello sviluppo neurologico, come l’aumento del rischio di autismo, la perdita della memoria e la diminuzione del quoziente intellettivo. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come il clorpirifos sia un disgregatore endocrino (EDC) ma anche associato a diversi disordini metabolici, tumori al seno, ai polmoni e infertilità maschile. Inoltre l’uso sconsiderato dei due pesticidi causa un’elevata presenza residuale nella frutta, verdura, cereali e persino nei prodotti lattiero- caseari, addirittura un recente rapporto pubblicato da Legambiente denuncia la loro elevata concentrazione nelle acque superficiali, di falda e persino nell’acqua potabile in diverse regioni italiane, tra di esse la Puglia. Come già avvenuto in passato, in questa vicenda si contrappongono il rispetto per l’ambiente e la voglia di dare un mondo sostenibile alle future generazioni con gli interessi economici sia delle multinazionali della chimica farmaceutica ma anche di profitto da parte di un gruppo di aziende agricole italiane. Così come è avvenuto a Taranto per la questione ex Ilva, l’interesse individuale si scontra con la tutela del bene comune. Le dichiarazioni del Ministro alle politiche agricole dimostrano che per le istituzioni, profitti e raccolti vengono prima della salute dei cittadini, ancora una volta la politica scaglie di essere parte di una squadra anziché l’arbitro della partita, come il suo ruolo vorrebbe. Evidentemente i tanti disastri ambientali che hanno contrassegnato la storia di questo Paese non hanno insegnato nulla, non possiamo avere futuro come umanità se non coniughiamo lavoro e rispetto per l’ambiente, è ora per la politica di cambiare passo, in gioco c’è il futuro dei nostri figli.

Fonte della Foto: Veneto Vvox

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo