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Musica & Spettacolo

Storia di una compagnia ai tempi del coronavirus

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Ufficio stampa

La premessa


I Sonics sono una realtà imprenditoriale italiana che si occupa di produzione di spettacoli acrobatici per teatri, arene, festival ed eventi (pubblici e corporate) e di creazione di show personalizzati per importanti aziende e istituzioni di livello mondiale.
A Febbraio 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid 19 che ha portato alla chiusura di Teatri e lo stop ad ogni tipo di manifestazione, si sono trovati improvvisamente nella condizione di non potersi esibire. Le date del tour teatrale italiano previste per marzo, aprile e maggio sono state cancellate o spostate al 2021 mentre il calendario estivo, che li avrebbe visti esibirsi in importanti festival italiani e esteri, è stato momentaneamente congelato, così come i progetti su cui erano al lavoro per nuovi media e corporate events.


Il loro “quartiere generale”, un grande capannone di 800 mq con sede a Rosta, alle porte di Torino, per la sicurezza degli artisti ha chiuso le porte al Covid 19 già dal 25 febbraio.


Nonostante questa situazione improvvisa e difficile e nonostante le incertezze che il momento storico ha determinato, i Sonics in questi due mesi di lockdown e di stop ad allenamenti e spettacoli, hanno lavorato, in squadra e dalle proprie case, per farsi trovare pronti alla fase 2 e per ripensare un modo nuovo di fare spettacolo dal vivo.
La situazione di emergenza che li ha travolti, non li ha còlti impreparati.

La scelta di una compagnia stabile


La scelta di Alessandro Pietrolini e Ileana Prudente, a capo della Sonics Srl, e di Fanzia Verlicchi della Equipe Eventi s.a.s. di investire e tutelare il patrimonio umano e artistico attraverso l’assunzione degli artisti con contratti regolari e continuativi (a tempo indeterminato e determinato), ha permesso all’azienda di poter usufruire della cassa integrazione prevista dai decreti governativi. Una grande opportunità per gli artisti alle dipendenze della Sonics srl, in controtendenza con la situazione drammatica che molti loro colleghi (danzatori, musicisti ecc) stanno vivendo in quanto non possono contare sulle stesse tutele.


Il team stabile della compagnia non ha mai smesso di progettare e scambiarsi idee durante la fase 1 e le richieste di nuove proposte e preventivi da parte dei clienti non sono mancate: questo permetterà ai Sonics di ripartire subito, senza perdere altro tempo.
“Questa è la dimostrazione che la scelta di una compagnia stabile, pur essendo molto costosa, alla fine ripaga”, dice Alessandro Pietrolini.

Lavorare in sicurezza


I Sonics hanno sempre adottato e osservato in modo meticoloso, per la natura del loro lavoro, gli standard di sicurezza sia come tutela dei propri artisti sia come garanzia per i loro clienti (Enti locali e aziende). L’emergenza sanitaria ha reso necessario dotarsi di nuove misure.


“Siamo abituati a lavorare e a confrontarci con regole e protocolli di sicurezza anche molto più complicati, visto che lavoriamo appesi a decine di metri di altezza” dichiara Pietrolini.


L’azienda ha lavorato per riadattare gli spazi del capannone di Rosta ai nuovi standard di sicurezza ed ha elaborato un protocollo sanitario con le relative procedure approvato dal medico del lavoro, che ha autorizzato la riapertura del capannone e la ripresa degli allenamenti individuali già da lunedì 4 maggio. A brevissimo e a turni tutti gli artisti verranno sottoposti (a spese della compagnia) a test sierologici e a tamponi.


“Abbiamo ripensato gli spazi per lavorare in totale sicurezza, dal momento in cui si parcheggia l’auto fuori dal capannone fino all’istante in cui ce ne andiamo. Seguiamo il protocollo e abbiamo istruito i ragazzi sulle regole. I nostri grandi spazi e il modo in cui li abbiamo ripensati ci permettono di avere persone che si allenano e provano individualmente e contemporaneamente nella struttura. Ognuno ha la sua cesta degli attrezzi e tutto viene sanificato all’arrivo e quando se ne vanno; abbiamo inoltre fatto richiesta e siamo in lista di attesa per i test sierologici, che è vero che non danno certezze assolute sull’immunità al virus, ma sono un occhio di riguardo in più” dichiara Pietrolini.

Nuove idee per adattarsi al mondo nuovo


I Sonics sono quindi già al lavoro nella loro sede, per ora in modo contingentato e poi dal 18 maggio, con la ripresa (si spera) degli allenamenti di squadra, lo saranno a pieno regime e potranno finalmente mettere in pratica le nuove idee artistiche e coreografiche elaborate nei 2 mesi di lockdown.


A livello artistico la compagnia è al lavoro su nuove installazioni visuali e tecnologiche da offrire ai clienti e al pubblico, con l’idea di una fruizione più scaglionata e con una diversa visuale, dall’alto (per esempio, un balcone) o a 360°. Per quanto riguarda le performance artistiche, la compagnia sta ripensando gli spettacoli di repertorio per renderli più snelli, di modo da permettere tempi record di montaggio e smontaggio, con la possibilità di ripeterli anche in momenti diversi della giornata o serata. Si prediligeranno i numeri solisti, lavorando e valorizzando ancora di più la componente visuale e simmetrica delle performance, magari anche con l’ausilio di effetti speciali.


“Lo spettacolo è vita, perciò deve prendere spunto dalla vita, dal presente, e deve essere dal vivo, non possiamo accettare un futuro digitale per le performance live.
I video, il grande e piccolo schermo sono importantissimi, per pubblicizzarci e per esistere, ma devono essere il mezzo, non il fine
” queste le considerazioni finali di Alessandro Pietrolini.

E’ possibile far visita al capannone di Rosta, sarete guidati all’interno dei locali in totale sicurezza! 

Per ulteriori informazioni, appuntamenti e interviste scrivete a chiara@sonics.it

booking e ufficio stampa

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo